LE BEST PRACTICES DEGLI ARTISTI internazionali per valorizzare i nostri territori
Arte e territori è un’unione vincente che può generare grande interesse e visibilità per la nostra cultura. Lo testimoniano le iniziative intraprese negli ultimi anni dagli artisti internazionali che hanno saputo muovere interesse verso luoghi speciali del nostro Paese.
Christo e Jeanne-Claude, The Floating Piers
Sono passati quattro anni dalla coinvolgente installazione The Floating Piers che ha unito l’arte contemporanea ad un’azione di rilancio del Lago d’Iseo. L’opera è stata proposta dagli artisti Christo e la moglie Jeanne-Claude. Durante la loro lunga carriera artistica hanno abbracciato grandi ed imponenti progetti site-specific, tra i più noti la maestosa impacchettatura del Reichstag di Berlino.
The Floating Piers è stata un’installazione straordinaria con una risonanza mediatica che ha avuto grande successo oltre i confini nazionali. Realizzata con una lunga serie di pontili galleggianti rivestiti di tessuto arancione ha connesso i paesi di Sulzano, Montisola e l’Isola di San Paolo in un percorso d’acqua, luoghi e architettura.
Chi ha percorso l’installazione porta con se l’esperienza di un’opera straordinaria che rimarrà nella storia dell’arte per il suo valore di ricerca. Un’operazione non invasiva ma di connessione con il lago dove il coinvolgimento dell’opera con i visitatori e l’ambiente ha raggiunto pienamente l’obiettivo dei creatori.
Questo evento è un esempio positivo d’interazione tra uomo, natura e territorio che deve spronare e spingere altre aree del Paese ad investire per un turismo consapevole e culturale.
L’arte contemporanea è un ottimo veicolo di contenuti. Il riscontro partecipativo è alto e soprattutto si riflette in una valida promozione del comparto turistico.
Michelangelo Pistoletto, Il Terzo Paradiso
Un altro bell’esempio che evidenzia il successo d’arte e territori lo ritroviamo nelle opere di Michelangelo Pistoletto. Il suo progetto, Il Terzo Paradiso, espresso in un simbolo riconosciuto a livello globale, rappresenta la connessione equilibrata tra l’artificio, la natura e la creazione dei rapporti umani.
In Italia il suo forte valore collettivo e territoriale si è esteso in attività che negli anni si sono propagate da nord a sud, sviluppando numerose performance. L’artista definisce il suo lavoro come un’operazione di creatività responsabile, una scienza del vivere per costruire un nuovo rapporto con la nostra terra.
In questo momento storico i progetti del Terzo Paradiso stanno acquisendo un valore di speranza nel futuro e molte realtà, al di fuori dall’ambito artistico, lo stanno adottando come simbolo di rinnovamento.
Marina Abramoviċ, 7 deaths of Maria Callas
Infine rivolgo uno sguardo sui teatri, parte integrante della nostra cultura che stanno vivendo, al pari di altri settori nel mondo dell’ospitalità, un nuovo periodo di difficoltà. Nonostante la preoccupante situazione hanno cercato in questi mesi d’attivare le stagioni con uno spirito propositivo.
Tra le proposte più interessanti l’artista internazionale Marina Abramoviċ, calcherà il palcoscenico del Teatro San Carlo di Napoli.
La nuova produzione, 7 deaths of Maria Callas, è un’opera multimediale sulle note dei nostri grandi compositori italiani: Puccini, Verdi, Donizetti e Bellini.
Marina Abramoviċ metterà in scena, nel teatro partenopeo, una narrazione digitale sulle morti delle sette eroine interpretate dal soprano Maria Callas.
La sensibilità degli artisti per le bellezze italiane
Gli artisti contemporanei ci insegnano che l’integrazione tra l’arte e i territori crea nuove opportunità e unione all’interno delle comunità per il bene del luogo.
Nel passato le opere servivano per educare e guidare alla lettura di storie attraverso un copione già stabilito, oggi invece l’artista chiede di aprire la propria mente ed i propri pensieri per condividere e ampliare l’esperienza.
Ritengo che l’arte contemporanea possa servire come valido esempio per far riflettere gli attori dell’hospitality ad investire in nuove idee e nuove strade.