LE RADICI E LA MEMORIA
La Direzione Generale per gli italiani all’Estero del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) da anni guarda con interesse ed impegno lo straordinario sviluppo del Turismo delle Radici, creando progetti di valorizzazione identitari per le comunità italiane che risiedono nel mondo.
In relazione all’esigenza di costruire un sistema organizzato per questa forma di turismo in continua ascesa, è nato il primo master italiano ed europeo all’Università della Calabria: “Esperto in organizzazione del turismo delle radici” di primo livello. Un nuovo percorso ideato per preparare i giovani ad affrontare e far fronte alle aspettative dei Turisti delle Radici.
Uno sviluppo necessario che va analizzato nella sua componente sociologica e strategica per offrire servizi adeguati in relazione ai bisogni. L’importanza d’affrontare con professionalità e studio quest’argomento si denota dai numeri che vedono, ad oggi, un bacino di discendenti degli emigrati italiani nel mondo stimato tra i 60 e gli 80 milioni.
Anche i dati, forniti dal Ministero, dimostrano l’incremento esponenziale del turismo di ritorno, con un fatturato nel 2018 di 4 miliardi e un incremento sull’anno precedente del 7,5%.
Le provenienze dei viaggiatori sono rintracciabili in maggioranza dalle Americhe, dal Sud Africa, dall’Australia e dai Paesi Europei. Un vasto numero di persone unite dal profondo senso d’appartenenza e stima per l’Italia.
Le testimonianze dei viaggiatori delle radici
Dalle testimonianze dirette di figli e nipoti d’immigrati emerge un toccante amore per i luoghi d’origine dei loro famigliari. Molti di loro sentono un forte desiderio d’entrare in contatto con la propria identità d’origine che vive attraverso le memorie e i racconti dei nonni e dei genitori.
L’Italia diventa così una meta della memoria che unisce il valore turistico a quello umano, dato dall’insieme delle nostre tradizioni popolari, culturali ed eno-gastronomiche presenti nelle storie e nelle case d’oltreoceano.
Il Turismo delle Radici, il primo Master italiano all’Università della Calabria
Il Prof. Tullio Romita, Direttore del Master e professore di Sociologia del Turismo dell’ateneo calabrese, studia il fenomeno dell’immigrazione dal 2008 e assieme alla Prof.ssa Antonella Perri hanno realizzato molteplici studi, pubblicazioni e ricerche, approfondendo numerosi aspetti del Turismo delle Radici.
Il percorso è stato accolto a livello internazionale con grande entusiasmo ed interesse per le reali opportunità e potenzialità di sviluppo. Il master ha come finalità la preparazione di professionisti che possano rispondere con efficacia alle esigenze dei viaggiatori delle radici.
L’obiettivo è sviluppare competenze nelle discipline sociologiche, antropologiche, storico-culturali, genealogiche, geografiche, turistico-territoriali, giuridiche, tecnico-amministrative, economico-manageriali. Alla didattica frontale si affiancherà una fase di project work e tirocini dove saranno messe in pratica le conoscenze acquisite.
Le iniziative sul territorio nazionale
Un esempio per lo sviluppo dei viaggi delle radici è testimoniato dalle attività dell’Associazione Raiz Italiana. Il progetto è nato dagli studi di Marina Gabrieli che da anni indaga i sentimenti d’appartenenza dei discendenti italiani d’Argentina. Un lavoro fatto con passione che ha dato un concreto supporto, partendo dalle ricerche genealogiche e storico-famigliari, sino alla creazione d’itinerari turistici su misura.
Gli ottimi risultati, condivisi con la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, hanno aperto la strada a nuovi progetti con l’intento di far crescere gli operatori del settore, fornendogli un’ampia conoscenza anche a livello universitario.
Questi viaggi sono, inoltre, un bene per le piccole comunità italiane che possono crescere con la garanzia di un turismo consapevole e rispettoso che merita la migliore accoglienza ricca di valori umani.
Il Turismo delle Radici sarà una leva importante per la ripartenza del settore nei prossimi anni con l’obiettivo comune, per l’intero comparto, di creare idee innovative in linea con le aspettative dei viaggiatori.
All’aspetto promozionale si aggiungerà la sensibilizzazione all’eco-sostenibilità, alla salute, alla cultura e al recupero delle piccole aree e borghi abbandonati. Un percorso in ascesa, che la Pandemia non sta fermando, dove si stanno costruendo delle nuove basi per offrire una moltitudine d’esperienze all’insegna di nuovi lifestyle.